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Concorrenza sleale - Ettore Scola |
Umberto Melchiorri è un sarto milanese che ha da anni aperto un negozio a
Roma. Proprio di fianco a lui ha aperto un negozio di abiti
confezionati Leone, un sarto ebreo. La concorrenza tra i due è accesa
anche se i figli più piccoli sono amici (sono loro i narratori della
storia) e il figlio maggiore di Umberto e la figlia maggiore di Leone
sono innamorati. La vita scorre tra riflessioni sul fascismo fatte dal
combattivo fratello di Umberto, Angelo, professore di liceo, e ripicche
tra i due commercianti. Fino a quando le leggi sulla razza non
modificano la situazione costringendo il sarto ebreo prima a subire la
confisca della radio e poi, di lì a poco, la prima sassata nella
vetrina. Dovrà chiudere e andarsene dal quartiere.
Ma prima avrà avuto
la solidarietà del collega che arriverà fino a schiaffeggiare la moglie
per difenderlo. Scola afferma: "Vivere nella stessa città, nella stessa
strada. Fare lo stesso lavoro, appartenere alla stessa classe sociale,
avere la stessa composizione familiare (una moglie, due figli, zii e
nonni) eppure non essere uguali, non avere gli stessi diritti, non poter
frequentare le stesse scuole, non poter esercitare il proprio lavoro né
tenere aperto il proprio negozio, conoscere l'intolleranza e
l'esclusione. Scoprire di essere considerati "diversi", per nascita e
per razza. È accaduto in passato a ebrei e neri, accade oggi a immigrati
ed extra comunitari." Tutto vero. Con una piccola (ma non trascurabile)
differenza: gli ebrei facevano parte integrante del tessuto sociale
italiano e le leggi sulla razza furono un cieco scimmiottamento
dell'alleato/padrone germanico. La realtà odierna è molto più complessa e
parte da presupposti decisamente diversi. Dispiace che Scola, che forse
avrebbe ancora qualcosa da dire sul presente e sulle più sottili e
pericolose forme di discriminazione attuali (si pensi a
Romanzo di un giovane povero),
si rifugi nel passato proponendo il ritrattino di un microcosmo che
nella prima parte sembra in stand by aspettando che la "molla" delle
leggi razziali faccia lievitare la sceneggiatura.
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y m b h
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